Verdicchio dei Castelli di Jesi: una Certezza delle Marche

Il Verdicchio dei castelli di Jesi è frutto di una storia antica.

Grazie alla sapienza prima dei monaci Benedettini e poi quelli Camaldolesi e ad aziende come Piersanti è riuscito a raggiungere le nostre tavole oggi.

Le sue inconfondibili caratteristiche, il colore giallo paglierino, il profumo delicato e il suo gusto asciutto si devono sopratutto al territorio e alle tecniche rigorose con la quale viene coltivato.

La coltivazione infatti non permette l’allevamento a tendone nè alcuna pratica di forzatura.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi si vede ricevere nel 1968 la Denominazione di Origine Controllata e nel 2010 DOCG per le versioni Riserva e Riserva Classico.

La tipologia Classico è dedicata ai vini prodotti nella zona più antica.
Il Classico Superiore è ottenuto da vigneti in cui la resa delle uve per ettaro è inferiore.

E’ tra i pochissimi vini bianchi ad avere anche la tipologia riserva.

Anche la sua bottiglia ad anfora caratterizza l’inconfondibile Verdicchio dei Castelli di Jesi
Questa bottiglia infatti, ideata dall’architetto Antonio Maiocchi lo porta ad avere una grande popolarità ed anche conseguenti imitazioni.

 

Queste qualità conquistate nei decenni ci fanno capire l’importanza degli sforzi e della pazienza che la nostra azienda Piersanti situata a San Paolo investe nei vitigni da anni.

Il nostro Verdicchio dei Castelli di Jesi è frutto di un equilibrio tra tradizione e tecniche innovative per quanto riguarda la potatura, le rese, i tempi della vendemmia, il lavoro in cantina e le tecniche di vinificazione.
Un’opera determinata quanto rigorosa, con un’evoluzione tanto pianificata quanto sbalorditiva per un prodotto che può essere declinato sia come vino fresco ed equilibrato.