I vini delle Marche e la produzione del Verdicchio Piersanti

L’esperienza Piersanti e l’eccellenza regionale nella produzione del Verdicchio ha consentito all’azienda di diventare un vero e proprio punto di riferimento per i vini delle Marche.
Quest’anno la Doc più importante delle Marche raggiunge il grande traguardo dei 50 anni: è ormai il fiore all’occhiello della regione che sta dando e darà al territorio sempre più economia, grazie all’impegno di circa 500 aziende.

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Produzione Verdicchio: il vino dell’Anfora

Da dei recenti studi si evince che il vino fiore all’occhiello del panorama vinicolo marchigiano, il Verdicchio, conosciuto come il vino dell’anfora per via del fiasco in cui viene imbottigliato, sia imparentato con noti vitigni veneti del Trebbiano di Soave e il Trebbiano di Lugana. L’ipotesi è che la somiglianza tra i vigneti lo si deve a un insediamento veneto arrivato nelle Marche con il compito di ripopolare la zona dopo la peste.
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I Vini delle colline marchigiane

Sin dall’epoca romana, con il celebre “vino Piceno”, i vini prodotti nelle Marche sono sempre stati apprezzati e conosciuti. Oggi, a distanza di secoli, il sapere dei viticoltori e la predisposizione di questo territorio per la produzione di buoni vini continua ancora, riuscendo a ricoprire un ruolo rilevante nel panorama vinicolo italiano.

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Verdicchio dei castelli di Jesi

Verdicchio dei Castelli di Jesi

Nelle colline dei Castelli di Jesi, limitrofe al fiume Esino, e nella provincia di Ancona e Macerata vengono coltivate le uve del vitigno Verdicchio per la produzione del vino bianco con denominazione di origine controllata: il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
La produzione del Verdicchio
Per ottenere il marchio D.O.C. i viticoltori devono seguire delle regole per la coltivazione delle viti, come per esempio:

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