Piersanti Oltre i Confini: Esportazioni e Presenza Internazionale

Nel cuore pulsante delle Marche, dove le colline si dipanano come onde su un mare verde, Piersanti Vini ha radicato la sua storia, diventando un emblema di qualità e tradizione nel mondo vinicolo. Nonostante la forte connessione con il proprio territorio, Piersanti Vini ha saputo varcare i confini nazionali, portando i sapori unici dei suoi vini su tavole internazionali. In questo articolo, esploreremo come il Verdicchio delle Marche, e in particolare il Verdicchio dei Castelli di Iesi, abbiano conquistato apprezzamenti oltre i confini, attraverso una strategia di esportazione mirata e l’incantevole narrazione della loro storia e del loro sapore.

La produzione vini marchigiani ha sempre avuto nel Verdicchio uno dei suoi gioielli più preziosi. Piersanti Vini, con la sua linea di Verdicchio Terre di San Paolo, rappresenta uno dei migliori esempi di come la qualità del prodotto e la cura nella produzione possano fare la differenza nel mercato globale. I migliori Verdicchio dei Castelli di Iesi prodotti da Piersanti sono stati selezionati tra i 10 migliori Verdicchio dei Castelli di Iesi, grazie alla loro capacità di esprimere l’essenza del territorio con eleganza e complessità.

L’esportazione del Verdicchio non è solo una questione di logistica e distribuzione, ma anche di promozione della cultura e della storia che questi vini portano con sé. La storia del Verdicchio, infatti, è ricca e affascinante, legata indissolubilmente alla regione delle Marche e alla sua tradizione vinicola. Piersanti Vini ha saputo raccontare questa storia nei suoi vini, rendendo il Verdicchio saporee narrazione parte integrante della sua offerta all’estero.

Gli abbinamenti con il Verdicchio sono un altro punto di forza nella promozione internazionale. Il Verdicchio dei Castelli di Iesi abbinamenti spazia dalla cucina di mare alla tradizione culinaria internazionale, dimostrando una versatilità che lo rende apprezzato in diversi contesti gastronomici. Questa capacità di adattarsi e valorizzare differenti piatti è stata una leva importante per il successo di Piersanti Vini sui mercati esteri.

Nel costruire la sua presenza internazionale, Piersanti Vini ha adottato strategie mirate per ciascun mercato, riconoscendo le diverse sensibilità e preferenze. La produzione Verdicchio è stata quindi accompagnata da una comunicazione che enfatizza la qualità, la tradizione e l’autenticità del migliore Verdicchio dei Castelli di Iesi. Questo approccio ha permesso a Piersanti Vini di costruire una solida reputazione internazionale, facendo dei suoi vini non solo esportatori di gusto, ma anche di cultura.

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Vigneti del Verdicchio, la sfida per diventare Patrimonio Unesco

Vigneti del Verdicchio, la sfida per diventare Patrimonio Unesco

Le colline con i vigneti del Verdicchio lanciano la sfida per diventare patrimonio Unesco. Un progetto ambizioso portato avanti dal centro studi “Luglio 67”  che da tre anni sta lavorando insieme alcuni Comuni  per far diventare questo sogno realtà. Alla presenza dei rappresentanti dei  Comuni coinvolti da Fabriano a Camerino, passando per Cerreto D’Esi, Matelica, Esanatoglia, Pioraco, Gagliole, Castelraimondo, delle autorità locali e regionali, è stata inaugurata la sede del centro studi in località Brecce, ospitato nell’ex sede della Banca di credito cooperativo di Recanati e Colmurano.

Grandi sono le prospettive per il Verdicchio Castelli di Jesi di sostegno socio economico ed il progresso dell’entroterra montano che fanno da sfondo al progetto di candidatura Unesco. «Un percorso che ha visto raggiungere l’importante obiettivo per la candidatura del territorio dei Comuni compresi nel disciplinare di produzione del Verdicchio  a patrimonio mondiale Unesco. Raggiungere questo traguardo sarà importante, perché culturalmente ed economicamente porterà il territorio ad avere un riconoscimento a livello mondiale» per  i vigneti del Verdicchio.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi, il vino Top degli Under 40

In occasione dell’ultimo evento dell’associazione “Le Donne del Vino” svoltosi all’hotel Seeport di Ancona, il professor Gabriele Micozzi (docente presso l’Università Politecnica della Marche), ha presentato la sua ricerca dal titolo “I giovani Wine Food Lover e le Marche”. L’Indagine che si è svolta su un campione di 500 soggetti di età compresa tra i 18 e i 40 anni, provenienti in egual parte dalle Marche e dal resto d’Italia, ha voluto far luce sul rapporto che i giovani hanno con il mondo del vino, in generale, e con la nostra regione, in particolare.

Oltre 30 domande poste a campione, hanno evidenziato, che il Verdicchio Riserva dei Castelli di Jesi è il vino maggiormente amato sia dai marchigiani che dagli italiani. Al secondo e al terzo posto i marchigiani collocano rispettivamente la Lacrima di Morro d’Alba Doc e il Verdicchio di Matelica Riserva Docg. Mentre gli italiani di altre regioni scelgono il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e la Lacrima di Morro d’Alba Doc.

Per tutti è il Verdicchio dei Castelli di Jesi il primo vitigno associato alla nostra regione, apprezzata in primis per i suoi paesaggi naturali, poi per lo stile e la qualità della vita ed, infine, per il cibo e il vino.

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi, un successo internazionale

Attorno agli anni 50 il Verdicchio dei Castelli di Jesi era, senza dubbio, il vino bianco più famoso in Italia e il vino bianco Italiano più esportato all’estero, dove godeva di una grandissima fama e reputazione, Ciò era dovuto non solo alla bontà del vino, ma anche alla realizzazione della bottiglia di Verdicchio dei Castelli di Jesi, originale, funzionale e a forma di anfora che ricordava quelle di terracotta diffuse tra gli Etruschi.

La bottiglia fu progettata dal famoso architetto milanese  Antonio Maiocchi, ed ottenne un successo notevole e inaspettato, soprattutto all’estero, tanto da venir identificata con il vino in essa contenuta con una produzione su scala di massa. Negli anni 90 un gruppo di produttori locali decise di puntare sulla qualità e non sulla quantità  vinificando in purezza e selezionando solo e soltanto le uve migliori, un vero e proprio Rinascimento che ha riportato questo vino fra i migliori al mondo e dal 1955 la famiglia Piersanti, di generazione in generazione  è sicuramente uno dei protagonista di questo rinascimento.

Il New York Times celebra il Verdicchio dei Castelli di Jesi

Una vera  dichiarazione d’amore del giornalista Eric Asimov del New York Times.

“Il Verdicchio è probabilmente il più grande vitigno atoctono bianco italiano”.

Questa affermazione può sorprendere chi ha provato solo vini verdicchio neutro o anche imbottigliati in maniera improbabile, ma questo vino sottolinea il giornalista, è uno dei protagonisti della rinascita dei vini bianchi italiani degli ultimi 20 anni. Una vera rivelazione.

Il Verdicchio dei Castelli di Iesi  fin dal 700 a. c. è stato considerato a ragione  uno dei tesori delle Marche, terra di Comuni, di Nobiltà notoriamente appassionata di vino, ed oggi terra di cantine all’avanguardia e di vini estremamente contemporanei  con una grande persistenza aromatica olfattiva e con una grande capacità d’invecchiamento, difficile da trovare in un vino bianco

In questo contesto il vitigno Piersanti dal 1955 è un protagonista assoluto.

Il verdicchio delle Marche una storia che risale all’ epoca dell’Impero Romano, 400 D. C.

La storia del Verdicchio delle Marche ha le sue radici in tempi molto antichi ma, nonostante fosse già conosciuto presso gli antichi romani, la prima testimonianza di un vino ricavato dalle sue uve risale al 410 d.C. quando, verso il culmine della crisi dell’Impero Romano, la nostra penisola era attraversata  da orde di barbari.

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Il Verdicchio dei Castelli di Iesi che nasce dai vigneti affacciati sul mare Adriatico

Il verdicchio è uno dei vini più importanti d’Italia, amatissimo in patria e all’estero e pluripremiato dalle guide Italiane. Il Verdicchio dei Castelli di Iesi avrà in futuro quattro specifiche declinazioni: Superiore, classico superiore,  riserva, classico riserva. Obbiettivo è diventare in futuro:

  • Castelli di Iesi Superiore Verdicchio, Castelli di Iesi Classico Superiore Verdicchio
  • Castelli di Iesi Riserva Verdicchio  e Castelli di Iesi Classico Superiore  Verdicchio

Piersanti vini, nel panorama produttivo delle Marche è considerato uno dei Miglior Verdicchio dei Castelli di Iesi e sicuramente continuerà ad essere sempre più protagonista.

I 10 Migliori Verdicchio dei Castelli in Italia giugno 2022

Il sito di ecommerce, ilprodottomigliore.it, posiziona a giugno del 2022 la Cantina Piersanti fra i 10 Migliori Verdicchio dei Castelli in Italia. La comparazione viene fatta valutando prodotti simili fra loro attraverso algoritmi avanzati che mettono a confronto le marche migliori e i prodotti in migliaia di categorie e la Cantina Piersanti risulta tra i Miglior Verdicchio dei Castelli di Iesi.

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Verdicchio dei Castelli di Iesi il più premiato d’Italia

Come conferma L’Istituto Marchigiano di tutela vini, i riconoscimenti per il Verdicchio dei Castelli di Iesi, ricevuti dalla critica nazionale e internazionale sono sempre più numerosi. La critica se ne accorta, considerato che il Verdicchio di Matelica e il Verdicchio dei Castelli di Iesi imbottigliato, è stato il bianco fermo più premiato d’Italia (incrociando i dati delle diverse guide di settore) Ma se ne accorto anche il grande pubblico, che ha contribuito alla rinascita anche in termini quantitativi.

Nel 2020 il Verdicchio dei Castelli di Iesi  imbottigliato ha sfiorato i 190.000 ettolitri tra Doc e Docg, 51.000 in più rispetto al 2019. Un balzo importante grazie alla domanda dall’estero, alla  domanda interna  alla vendita diretta e al canale e-commerce.