Le colline con i vigneti del Verdicchio lanciano la sfida per diventare patrimonio Unesco. Un progetto ambizioso portato avanti dal centro studi “Luglio 67” che da tre anni sta lavorando insieme alcuni Comuni per far diventare questo sogno realtà. Alla presenza dei rappresentanti dei Comuni coinvolti da Fabriano a Camerino, passando per Cerreto D’Esi, Matelica, Esanatoglia, Pioraco, Gagliole, Castelraimondo, delle autorità locali e regionali, è stata inaugurata la sede del centro studi in località Brecce, ospitato nell’ex sede della Banca di credito cooperativo di Recanati e Colmurano.
Grandi sono le prospettive per il Verdicchio Castelli di Jesi di sostegno socio economico ed il progresso dell’entroterra montano che fanno da sfondo al progetto di candidatura Unesco. «Un percorso che ha visto raggiungere l’importante obiettivo per la candidatura del territorio dei Comuni compresi nel disciplinare di produzione del Verdicchio a patrimonio mondiale Unesco. Raggiungere questo traguardo sarà importante, perché culturalmente ed economicamente porterà il territorio ad avere un riconoscimento a livello mondiale» per i vigneti del Verdicchio.